Efficacia Manageriale: il ruolo del Collaboratore

Come descritto nell’articolo Efficacia Manageriale: rapporto Capo Collaboratore, vogliamo contribuire allo sviluppo delle competenze per un Capo efficace utilizzando la descrizione di un processo che possa rappresentare le fasi che un Collaboratore attraversa nella sua giornata lavorativa. È evidente che si tratta di una generalizzazione. Pensiamo possa essere comunque un punto di riferimento credibile, indipendentemente da condizionamenti di genere e cultura.

Approfondire il suo punto di vista per l’efficacia e l’efficienza

Il processo che descriveremo in questo articolo, lo consideriamo particolarmente efficace in tutte quelle situazioni che non sono di routine. Quelle situazioni che richiedono un impegno particolare, che sono una novità, che necessitano di un’attenzione particolare da parte del Collaboratore, che sono importanti ed urgenti da inserire in una pianificazione precedentemente concordata.
Per rappresentare il concetto abbiamo deciso di descrivere ogni fase attraverso il punto di vista del nostro protagonista, il Collaboratore, che inizia una giornata lavorativa.

Mentre stai leggendo potresti pensare ad esperienze che hai vissuto oppure conosci, per verificare quanto possa essere credibile questa descrizione. La consapevolezza di non poter, e voler, essere esaustivi ci permetterà di cogliere gli spunti utili per lo sviluppo professionale.
Vediamo ora quali sono le fasi che caratterizzano questo possibile percorso.

Le 6 fasi che caratterizzano il percorso del Collaboratore

All’inizio della giornata lavorativa, il nostro protagonista probabilmente dedicherà qualche momento a fare il punto sulle attività che caratterizzano la sua giornata tipo (potrebbe essere mentre si reca al lavoro oppure mentre accende il computer se la giornata si svolge da remoto) e cercherà d’immaginare ciò che potrebbe accadere.
A questo punto potrebbe iniziare il suo percorso dalla fase che chiamiamo…

FASE 1:
ORIENTAMENTO

Rappresenta il momento in cui il nostro protagonista entra in contatto con la realtà di lavoro per capire cosa occorre prendere in considerazione per iniziare la giornata, oltre a ciò che aveva già previsto.
Le informazioni che raccoglie ascoltando i colleghi. Le mail o messaggi ricevuti. L’umore che percepisce nei suoi colleghi o nel suo Capo. Il briefing quotidiano, se questo fa parte delle abitudini della sua realtà (sempre più frequente in molti store).
La consapevolezza del Capo sull’importanza della prima impressione dovrebbe influenzare il suo approccio iniziale e sollecitare un’attenzione particolare alla sua comunicazione non verbale, in prima battuta, e poi a quella verbale anche nelle dinamiche iniziali della relazione con il suo Collaboratore. In caso di briefing iniziale diventa strategico presidiare in modo energico gli aspetti sociali e relazionali.

Approfondisci la fase 1 del percorso manageriale:

come essere soddisfatto a fine giornata

Prendendo contatto con il contesto lavorativo, il nostro protagonista attiva la seconda fase…

FASE 2:
CURIOSITÀ

Prendendo conoscenza delle scadenze e delle attività da portare avanti, cerca di identificare qualcosa che colpisce la sua curiosità o soddisfa un suo bisogno, magari qualcosa di più stimolante rispetto alle tante cosa da fare, perché, pur sapendo che deve fare tutto, vuole partire con qualcosa che lo solleciti o lo stimoli dal punto di vista professionale.
Potrebbe farlo da solo oppure, in modo molto più efficace, lo farà con il supporto del suo Capo che lo aiuterà, anche con una attività di esplorazione ad andare oltre lo specifico compito, riconoscendo quali potrebbero essere le ricadute, di sviluppo professionale, per il Collaboratore.

Approfondisci la fase 2 del percorso manageriale:

quali domande mi permettono di crescere

Compresi gli aspetti che riguardano le attività che potrebbero essere più stimolanti interviene l’esigenza per il nostro protagonista di attivare la…

FASE 3:
SCELTA

Occorre verificare che esista una corrispondenza tra le attività da compiere e la sua idea su come farlo, ma anche con le competenze che può mettere in campo. È il momento in cui il nostro protagonista entra in diretto contatto con l’insieme di attività da svolgere, prova ad immaginare come farle, verifica eventuali ricadute e infine valuta il risultato che potrebbe ottenere.
Il Capo, con un assetto attento e presente, supporta il Collaboratore in questa fase con proposte coerenti con l‘esplorazione fatta e con le informazioni ricevute, arricchendo la proposta grazie alle cose che ha scoperto sul nostro protagonista, ma anche grazie alle proprie competenze ed esperienze

Approfondisci la fase 3 del percorso manageriale:

Come posso realizzare a pieno le mie competenze

Pur essendosi chiarito le idee su come fare, il nostro protagonista sente che ci sono aspetti che sente di non dominare completamente, quindi passa alla fase successiva.

FASE 4:
APPROFONDIMENTO

In relazione ad una specifica attività da svolgere, il nostro protagonista desidera saperne di più e verificare, attraverso la proposizione di una serie di “obiezioni”, se esiste un’effettiva corrispondenza tra ciò che pensa di poter fare e quello che gli è stato chiesto. Cercherà quindi di essere rassicurato, anche se a volte sotto forma di dubbi e critiche, proprio perché interessato a portare a termine il lavoro nel migliore dei modi.
Cercherà quindi conferme dal Capo che, cogliendo l’obiezione come un’opportunità, la gestirà con efficacia, considerandola una manifestazione di interesse e non di rifiuto.

Approfondisci la fase 4 del percorso manageriale:

Come posso diventare più efficace

Così facendo, se tutto è andato nel modo più fluido, è molto probabile che il nostro protagonista passi alla penultima fase.

FASE 5:
SODDISFAZIONE

È il momento in cui il nostro protagonista prende in carico l’attività, consapevole del fatto che rappresenta un ulteriore passo per arricchire la propria esperienza e soddisfare il suo bisogno di sentirsi contributivo.
In questa fase di presa in carico dell’attività, il Capo manifesterà convinzione nelle capacità del proprio Collaboratore e fiducia nel fatto che possa raggiungere un risultato coerente con gli obiettivi, collegandoli alle motivazioni emerse durante l’esplorazione con il nostro protagonista.

Approfondisci la fase 5 del percorso manageriale:

Come posso mettere in gioco tutte le mie competenze

Siamo nella situazione in cui il nostro protagonista, completata l’attività che ha preso in carico, potrebbe passare all’ultima fase.

FASE 6:
FIDELIZZAZIONE

E’ il momento giusto per verificare il tipo di risultato ottenuto e soprattutto è l’occasione per il Capo di restituire un feedback rispetto alla prestazione, ovvero a come è stato portato avanti il lavoro, in modo da permettere al nostro protagonista di percepire che il contesto di lavoro in cui opera è un “luogo speciale” capace di stimolare e valorizzare le proprie competenze.
Il Capo consapevole sa che, perché si realizzi questa condizione, deve presidiare anche tutte le attività di post-attività con feedback positivi, possibilmente sul comportamento, per consolidare comportamenti efficaci, oppure con feedback costruttivi per modificare comportamenti inefficaci.

Approfondisci la fase 6 del percorso manageriale:

Come valorizzare il contributo e creare una relazione di fedeltà

Un percorso di People Effectiveness

Un approccio di questo tipo permette di creare una condizione generativa di soddisfazioni reciproche e costruire quel processo virtuoso che alimenta ingaggio e proattività.
Efficacia Manageriale è quando Collaboratore e Capo sono entrambi soddisfatti del risultato ottenuto e della prestazione agita!!

Aforisma Demostene

Aforisma Albert Einstein

Aforisma Paulo Coelho

Il percorso in fasi del Collaboratore [Infografica]