I negozi italiani stanno attraversando un periodo particolare. Da un lato ci sono l’aumento dei costi dell’energia, dei prodotti, i rincari della filiera, le bollette. Dall’altro le mutate abitudini dei consumatori che, soprattutto dopo la pandemia, interagiscono molto di più con l’online e fanno scelte di acquisto maggiormente consapevoli. Risultato: la rete fisica sta vivendo una fase di ristrutturazione. Diversi retailer stanno abbandonando le grandi superfici di vendita, quelle comprese tra 1.500 e i 5mila metri quadri: a fine 2021 si sono ridotte del 12% rispetto al 2020. Al tempo stesso si concentrano su formati di negozio a elevata capillarità sul territorio nazionale e con un posizionamento nei punti strategici dei centri città, store di prossimità in dialogo e supporto dell’online.
[tratto da la Repubblica, 6 marzo 2023]