Dare feedback positivi è una pratica spesso assente in azienda per motivi strategici. In realtà si tratta di uno strumento potente di conoscenza reciproca. Il punto di incontro tra chi vede e chi è visto, senza inganni.
Ho perso il conto di quanti capi e collaboratori ho incontrato in 18 anni di attività da consulente e formatore. Senza considerare quelli che ho conosciuto nella mia precedente attività in azienda, di cui non voglio ricordare gli anni (tanti!!).
Ancora oggi come ieri il grande tema è “Come mai è così difficile dare feedback positivi?”. Non sono il primo e credo non sarò l’ultimo a parlare di questo tema. E non lo farò scomodando riferimenti importanti della cultura psicologica e manageriale (per me è stato un ottimo stimolo studiare, tra gli altri, lo psicoterapeuta Claude Steiner con la sua teoria conosciuta come “L’economia delle carezze”).
Tutta colpa dei proverbi?
In questo post cercherò di trovare una possibile risposta alla domanda sui proverbi, considerando che lo scenario delle motivazioni è ampio.
Mi piace molto, quando affronto l’argomento in aula oppure in incontri di coaching, chiedere ai miei interlocutori se conoscono i proverbi, perchè i proverbi rappresentano il sentire popolare. Sono una delle tante mappe della nostra storia, perchè descrivono culture e contesti sociali del passato, che spesso influenzano il nostro presente.
Più o meno tutti conoscono qualche proverbio. Allora la domanda successiva che faccio è “Conosci un proverbio che abbia un messaggio completamente positivo?”. E qui il dubbio comincia a farsi presente, perché spesso si considerano positivi anche proverbi che non lo sono del tutto.
Per esempio il proverbio “Sbagliando si impara”, che spesso viene usato in forma consolatoria ed esortativa, per me non è positivo.
Se è se è vero che si impara sbagliando e molto più vero che si impara facendo bene!! Soprattutto se qualcuno (anche noi stessi!!) valorizza ciò che abbiamo fatto bene o in modo più efficace rispetto al solito, avremo la possibilità di consolidare quel comportamento.
Se siamo abituati a ricevere anche feedback positivi saremo anche più disponibili a riflettere sull’errore, a cercare di capirne le cause e ad imparare, per non commetterlo più. Una nuova versione di questo proverbio potrebbe essere Si impara facendo, dai successi e dagli errori. Su questa dinamica i capi possono davvero fare la differenza, ma non sempre accade. Allora riproponiamo la domanda: “Come mai è così difficile dare / ricevere feedback positivi?”
La cultura che ha prodotto i proverbi è una cultura contadina fatta di sacrificio e di rapporti sociali ristretti all’ambito familiare. In un contesto di questo tipo quindi non era facile immaginare situazioni di piacere e soddisfazione. Nella maggior parte dei giorni la sollecitazione era quella di accontentarsi (a caval donato non si guarda in bocca) oppure di anticipare per non perdere tempo (chi ha tempo non aspetti tempo – fai oggi quello che potresti fare domani).
I bambini si baciano di notte…
Per questo motivo ho voluto parlare di feedback positivi partendo dal proverbio: “I bambini si baciano di notte, mentre dormono”!!
Un proverbio molto più conosciuto al sud, meno al nord o forse presente in una versione simile che non conosco. Un proverbio con due interpretazioni, una di tipo oggettivo/complicato e una di tipo soggettivo/complesso.
L’aspetto oggettivo di complicazione era legato al fatto che gli uomini uscivano all’alba per andare nei campi e rientravano al tramonto (quindi al buio). Quindi non potevano oggettivamente baciare i bambini di giorno, perchè non li vedevano mai!
L’aspetto soggettivo o complesso era quello di aspettare che i bambini dormissero per ricevere un bacio, altrimenti si correva il rischio che si montassero la testa (“Chi si loda si imbroda!!”). All’epoca era importante non creare false illusioni!!
Per chiarire meglio le mie considerazioni ho voluto quindi pubblicare una poesia, E Figlie proposta dal poeta Lello Florio. In questa poesia lui parla proprio di questo proverbio. È una poesia in napoletano. Di seguito propongo anche la traduzione e pubblico il video, disponibile per vederla e sentirla recitata da lui.
‘E Figlie
Lello Florio
Mio padre m’ha ditto,
ca ‘o pate l’ha ditto,
ca ‘e figlie se vasano ‘nsuonno.
Adesso capisco
pecchè, si me vasa,
me pare ca me metto scuorno.
‘E figlie si dormeno,
nun ponno sapè
si ‘o pate po’ se ll’ha vasate.
Quann’ero guaglione,
i’ desideravo
‘sti gesti d’affetto ‘a papà.
Lui, condizionato
da’ e ditte d’o pate,
nun è riuscito a mmè fa’.
P’aspettà ca papà
me venev’a vasà,
quanti notte so’ stato scetato.
Po’ quanno veneva
fingevo ‘e durmì
e nun m’ò putevo abbraccià.
Tenevo paura
ca se mi scopriva,
po’ nun m’ò veneva cchiù a da’.
‘E figlie si dormeno.
nun ponno sapè
si ‘o pate po’ se ll’ha vasa te.
Mio padre m’ha ditto
ca ‘o pate ll’ha ditto
ca ‘e figlie se vasano ‘nsuonno?
Però certi detti,
son detti sbagliati,
è inutile a ce girà attuorno.
I’ so’ stato figlio,
ma mò, songo pate,
‘sti ’ccose me songo mancate.
Pirciò, nun aspetto
ca vanno a durmì,
I’ ‘e figlie m’è vvaso scetate.
I Figli
Lello Florio
Mio padre mi ha detto
che suo padre gli ha detto
che i figli vanno baciati nel sonno.
Adesso capisco perché,
se mi bacia
avverto un certo imbarazzo.
I figli, se dormono
non possono sapere
se il padre poi se li ha baciati.
Quando ero un bambino,
Io desideravo
questi gesti affettuosi da mio padre.
Lui, condizionato
Dai detti del padre,
non è riuscito a farmeli.
Per aspettare che mio padre
mi venisse a dare il bacio,
quante notti son restato sveglio.
Poi quando veniva
fingevo di dormire
e non me lo potevo abbracciare,
avevo paura
che se mi scopriva
Poi non veniva più a darmeli.
I figli, se dormono
non possono sapere
se il padre poi li ha baciati
Mio padre mi ha detto
che il padre gli ha detto
che i figli si baciano nel sonno?
Però certi detti,
son detti sbagliati,
è inutile girarci attorno.
Io sono stato figlio,
ma adesso sono padre,
queste cose mi sono mancate,
perciò, non aspetto
che vadano a dormire,
io i figli me li bacio da svegli!
[testo e traduzione della poesia sono stati supervisionati dall’autore]
Dare feedback positivi: riconoscersi e valorizzarsi
Il feedback positivo è il modo più semplice per dire a qualcun quanto apprezziamo quello che fa e il modo più sicuro per far comprendere quali sono i comportamenti efficaci. Scambiarsi feedback positivi rimane però una pratica però poco esercitata, le cui motivazioni è possibile comprendere partendo dall’analisi di proverbi e poesie popolari.
Molto del tempo che un capo deve utilizzare passa attraverso la relazione con i propri collaboratori. Questa poesia è un invito a considerare una grande opportunità per un capo di valore: aumentare l’utilizzo di feedback positivi, per generare una cultura di riconoscimenti che punti alla valorizzazione del contributo.
Magari creando anche il contesto per smontare un grande tabù: che anche il capo possa ricevere feedback positivi dai suoi collaboratori.
Bravo Francesco! ispiring….
Grazie mille, Michela!!