L’incontro tra moda e architettura ha sempre plasmato mondi sorprendenti, dove proporzioni accuratamente calibrate creano esperienze uniche e suggestive. Ma è nei primi anni Duemila che questa sinergia ha ridefinito il rapporto tra brand di lusso, consumatori e città cosmopolite. Una convergenza che ha generato una complessa stratificazione di significati e forme, esaltata dall’intervento creativo di architetti abili a trasformare gli spazi urbani in opere d’arte. Oggi si è riacceso un interesse per gli investimenti immobiliari, mirati a rafforzare il valore dei brand e a riportare i consumatori negli spazi fisici come avveniva all’inizio del nuovo millennio. 
[tratto da Artribune, 17 luglio 2024]