È passato un anno da quando ho iniziato questa avventura a valle di un percorso professionale molto articolato e ricco di sfide: alcune vinte, altre hanno lasciato ferite, tutte hanno contribuito ad alimentare una passione.

Una passione che mi ha fatto fare scelte impegnative, difficili, da alcuni considerate coraggiose. Come quella di lasciare, dopo 14 anni, una società di formazione e consulenza storica e importante, per fondarne una nuova con un focus molto più definito e dedicata ad un mercato che parecchi considerano obsoleto e caratterizzato da un’offerta molto ampia rispetto ad una domanda in flessione. Solo la passione poteva convincermi. La passione per le Persone e le loro mille sfaccettature: i loro dubbi, le loro paure, ma anche il loro entusiasmo, le loro energie, i loro desideri.
Quindi, con queste sensazioni nella mente, ho deciso di mettere insieme le mie competenze, trent’anni di vita professionale tra Grande Distribuzione e Retail, con l’esperienza maturata con le Persone, e intraprendere un nuovo viaggio.

E sono state proprio le Persone che hanno contribuito ad ispirare e consolidare in me una convinzione: tutti hanno un potenziale da esprimere, se possono manifestarlo senza paura!

Come nasce il progetto Caretail

Da questo semplice ma poco abituale presupposto è nata “CARETAIL”, fusione della parola Care con RETAIL.
Con la parola RETAIL abbiamo voluto rappresentare quella parte strutturale che costituisce l’elemento di realtà dei negozi e che necessita di processi, procedure, organizzazione, scelte commerciali attente e politiche di offerta e d’immagine coerenti. Un mondo che risponde a regole consolidate che possono ancora oggi sostenere il successo, ma che non sono più sufficienti nelle strategie di medio-lungo termine.
Per questo motivo abbiamo voluto affiancarle la parola CARE, a rappresentare la dimensione del prendersi cura nella relazione di vendita. Prendersi cura dei clienti, dei collaboratori e delle dinamiche di rapporto che incorrono tra loro, creando le condizioni per garantire una relazione che sia profondamente ConVincente (come già espresso nei vari post sulla vendita).

Con questo bagaglio è iniziato il percorso del 2014 e lungo la strada si è arricchito della presenza di persone importanti (Paola, Emanuela, Lorenza) che, condividendo la Passione per questo progetto, hanno contribuito alla sua realizzazione e sviluppo.
Una Passione che ha trovato sostanza in questa parola, CARETAIL, difficile da capire e forse anche da pronunciare, ma utile per riepilogare la nostra missione.

Cosa significa Caretail?

Contribuire a sviluppare, con il cliente partner, una Community Retail che con consapevolezza (Awareness) sia orientata a Risultati Efficaci nel Tempo attraverso comportamenti (Attitude) Individuali per la fedeltà (Loyalty) dei clienti e dei collaboratori.

caretail-acronimo

Ispirati da essa abbiamo realizzato, in questo primo anno, progetti che hanno interessato tutte le dimensioni della filiera Retail, attraverso il coinvolgimento di tutti protagonisti del successo dello Store, osando e sapendo che avremmo potuto sbagliare.

Cercando di trasformare la sensazione di poter sbagliare nella capacità di osare in modo efficace, accettando la nostra vulnerabilità e coniugandola da limite a risorsa. Sperimentando in prima persona quanto poi esplicitato nell’articolo Client Experience: perché è importante osare in store.
Ascoltando e mettendo in pratica i feedback ricevuti, che ci hanno fatto brillare gli occhi e attraverso i quali abbiamo riconosciuto la realizzazione di un risultato importante.
Infine abbiamo toccato con mano la possibilità concreta di innescare nell’altro il “desiderio ad imparare”, a cui abbiamo risposto con il desiderio a voler fare sempre meglio.

Da questo vogliamo ripartire, in questo 2015.

Molti dei progetti che abbiamo sviluppato partivano dal presupposto che occorresse spostare l’attenzione dal saper far fare al saper far accadere, e che per realizzare questo cambio di paradigma è fondamentale che l’altro sia profondamente consapevole delle proprie potenzialità, perché questa consapevolezza è la fonte d’energia che aumenta la voglia di conoscere e imparare.

Certi di questo abbiamo deciso il nostro focus per il 2015: “favorire il desiderio di voler apprendere”.

Per farlo lavoreremo per attivare nelle Persone che incontreremo, il loro desiderio, esaltare le loro capacità, far brillare i loro occhi, ispirarli. Come?

Photo by Koren Reyes

Photo by Koren Reyes

Un video di TED ci ha risuonato in modo particolare: quello in cui Benjamin Zander, direttore d’orchestra, parlando della passione per la musica classica dimostra quanto sia possibile aiutare le Persone a realizzare se stesse stimolando nuove possibilità, nuove esperienze, nuove connessioni.
In particolare abbiamo apprezzato molto quello che noi definiremmo il suo indicatore di prestazione: gli occhi che brillano. E’ in questo modo che possiamo capire se siamo riusciti ad ingaggiare le Persone/i partecipanti che abbiamo di fronte; un segnale che qualcosa si sta muovendo e che siamo riusciti ad ispirarli, favorendo in loro il desiderio a voler apprendere.
Questa sarà la nostra direzione e questo sarà il nostro indicatore! E quando ciò non dovesse accadere la domanda che dovremo farci sarà: come mi sto muovendo io se i loro occhi non brillano?

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